domenica 30 novembre 2008

L'attracco





Per anni ho considerato fondamentale la dimensione del gruppo, per esprimere la mia dimensione artistica. Io non mi sono mai visto come solista, neanche nella vita o nel lavoro.
Ritengo essenziale la rete di amicizie e condivisioni che nasce tra persone affini. La relazione in sé la vivo come l'esperienza massima a cui ambire.
Probabilmente è per questo motivo che ho provato a fare esperienze artistiche in prima persona, ma sempre con amici e persone con cui mi sono trovato a condividere un tratto del percorso. E' stato così per le varie esperienze recitative, musicali e figurative che ho fatto finora. 
Da qualche anno mi frulla nella testa una "cosa", che scaturisce dal pensare ad una evoluzione di tali esperienze. La vita di chi ha superato i fatidici quaranta è spesso in conflitto con i modi ed i tempi con cui si fanno certe cose da ragazzi. Il tempo in particolare scarseggia oppure ti consente minore costanza. Mi piacerebbe però immaginare un luogo senza spazio e senza tempo dove per varie ragioni le persone affini si incontrino e diano vita a progetti artistici che divengono realizzabili grazie alle forze disponibili in quel momento. Mi viene in mente la baia di un'isola dove equipaggi in transito si incontrano più o meno casualmente, godono della reciproca conoscenza e ripartono senza ulteriori certezze di rivedersi. Lo definirei un "golfo mistico", unendo l'immagine appena descritta, con il nome che caratterizza la buca dell'orchestra ed il nome del gruppo musicale (di cui ho fatto parte) che è alla base di questa idea.
Vedremo in futuro cosa sarà di tutto ciò, per il momento mi limiterò ad usare tutti i miei strumenti per favorirlo, incluso questo blog.
Qui troverete soprattutto le mie riflessioni relative alle varie forme artistiche, ma anche informazioni e notizie legate ad amici e compagni di viaggio.
Ok, si parte.