Chiarisco subito che il titolo non si riferisce al tempo che è passato dal mio ultimo post... anche se in effetti ho trascurato un bel po' queste pagine virtuali.
25 anni fa usciva l'album "Fisherman's Blues" dei The Waterboys. Era un compendio di due anni di sessions (dal 1986 al 1988) da cui scaturirono circa 100 brani registrati! Un disco meraviglioso già all'epoca, che ha visto susseguirsi negli anni edizioni sempre più estese che includevano gioielli non inclusi nella prima tiratura. Il mese scorso è uscita una ristampa colossale che include ben 6 CD (prezzo popolare, meno di 25€), mentre per i maniaci è stata realizzata la versione 7 CD (il settimo contiene alcune fonti di ispirazione per la band) + 1 LP (la ristampa dell'album originale in vinile). Il disco risulta uno straordinario mix di musica tradizionale scozzese, blues e country music, che non si finirebbe mai di ascoltare e che per me è stato la colonna sonora di tante giornate.
Durante le registrazioni di The Fisherman's Blues |
Riesco così a colmare la mia lacuna di non aver mai assistito ad un concerto dei Waterboys. La serata è in tema con la water del nome, infatti arrivo sotto un diluvio colossale, anche se i nostri non sono più tanto boys... Il pubblico anche è un po' attempato e la sala mostra parecchi spazi vuoti nel mezzo.
Il quasi cinquantacinquenne Mike Scott è decisamente in forma e la voce è sempre la solita: bellissima ed espressiva come (e più) di un Dylan delle highlands. Si alterna chitarrista e pianista con una freschezza ed una passione che contagiano la platea. Dopo un avvio un po' in sordina anche il pubblico partecipa con altrettanta passione. L'antica intesa con Steve Wickham (violino), Anthony Thistlethwaite (fiati e mandolino) e Trevor Hutchinson (basso e contrabbasso) si vede e si sente, come anche si nota lo straordinario supporto di Ralph Salmins (batterista negli ultimi due anni).
Mike Scott |
Una serata bellissima ad opera di vecchi leoni della musica britannica che hanno sempre messo al primo posto l'attività dal vivo. E si vede.
NB: i brani sottolineati aprono un link su YouTube con registrazioni tratte da questo concerto